Il mio maestro

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English original

Le mie idee cominciarono a fermentare 35 anni fa, quando mi imbattei nella persona che nel presente blog chiamo Magister, ovvero il mio caro Maestro.

Aveva piovuto tutto il giorno. Roma ha uno strano odore quando piove. Ero andato per caso nel centro culturale nel quale Magister era solito tenere conferenze, nei pressi del Tevere, il fiume sacro di Roma.

Già molto vecchio, capelli e barba bianchissimi, i suoi occhi erano attenti, penetranti. Nei ruggenti anni ’70 l’Italia era tutto un dibattito. Sto ascoltando The Dark Side of the Moon per cercare di ricreare l’atmosfera di quei giorni lontani.

Roma. Tevere sotto la pioggia. Courtesy of ‘eternallycool.net’

Il Maestro parlava a voce bassa per lo più e il silenzio degli ascoltatori era assoluto, a volte persino imbarazzante. Quando gli capitava di arrabbiarsi la voce si faceva potente, e gli occhi scintillavano.

Non lo dimenticherò mai. Ero un brutto anatroccolo prima di conoscerlo. Non che egli abbia fatto di me un cigno (l’idea fa ridere) ma certo da lui ho ricevuto tanto, la nozione tra le altre cose della mente e della volontà quali potenti strumenti di libertà.

Chissà se sono stato un buon allievo. Lasciai casa in cerca di fortuna. Sfortuna è di quei giovani che non incontrano mai maestri.

Non dirò chi fosse. Non che a lui freghi molto perché ormai non c’è più. Riposa da qualche parte nella Città Eterna da lui così intensamente amata.

Lo adoravo e non fui il solo a piangere sulle sue ceneri.

Avendo dei motivi per non rivelarne l’identità, vorrei solo qui ripetere che a lui devo veramente molto, non ultimo quest’amore, curiosità, desiderio di conoscenza – non so bene come dirlo -, questa specie di “edonismo culturale” (o “conoscitivo”, per gli anglosassoni) che tende ad auto-organizzarsi e che a dispetto dell’età continua a crescere invece di abbandonare il mio spirito.

Tra le altre cose devo al Maestro il metodo dialettico utilizzato in questo blog nonché l’idea che la scrittura sia la miglior palestra per imparare a pensare in modo chiaro, razionale, ordinato.

Scrittura & pensiero

Writing. Low res. Fair use

Writing, thinking, clarifying,
striving to sort out thoughts
in ways so “clear and ordinate”
and comprehensible.

This, many years ago, Magister counselled
for the good education of the mind.
Beloved Magister,
writer, philosopher, educator…

 

[Pensare, scrivere e chiarire:
lo sforzo del disporre i tuoi pensieri
in modo chiaro, ordinato e comprensibile.

Così tanti anni or sono
il Maestro consigliava
per la buona educazione della mente.

Il caro Maestro,

filosofo, scrittore, pedagogo …]

 

About manofroma

Nato a Roma il 1-11-1948

9 responses »

  1. Questo tuo racconto mi ricorda il binomio Virgilio-Dante
    E quindi : se il Magister è Virgilio tu sei… Dante?
    Pensaci bene prima di dire di no…nel timore di apparire quantomeno immodesto… Forse anche Dante , senza Virgilio,non avrebbe potuto essere Cigno.Chi può dirlo?

    Reply
    • Beh, chi meglio di te mi conosce o Sposa delle Spose? Ci conosciamo da ‘na vita, sei la moglie del mio migliore amico, e grandissima e fantastica amica tu stessa!

      Ti ringrazio tra l’altro per l’interesse che provi per il mio blog. La cosa mi riscalda. Stimo la tua forza, la tua intelligenza, e ti voglio bene.

      Dunque, beh, immodesto, modesto, non so. Son quel che sono, e come scritto nel mio primo post del 7 Sett 2007 (programmatico di tutto il discorso condotto qui, *versione italiana* riscritta da pochissimo) sono uno “le cui conoscenze si collocano a un livello intermedio, con interfacciamenti agli strati sia superiori che inferiori” della conoscenza.

      Inferiori – ho insegnato lettere nelle borgate romane per anni. Superiori, ho attinto ai classici soprattutto, nella cui efficacia credo profondamente.

      Magister mi ha aiutato in un momento in cui ero senza guida, con la sperata carriera musicale andata in fumo. Mi ha aperto alla conoscenza, mi ha affascinato e letto prima lui (l’esempio vivente!), poi spinto a continuare da me, pensatori fantastici (lasciate perdere Marx: Gramsci, Croce, Vico, Gobetti, De Sanctis!), poesie meravigliose (non amavo la poesia: ci leggeva, da Dante su su fino a oggi, di tutto di più in maniera così forte e ispirata che anche i sassi avrebbero reagito!).

      Prima di incontrarlo conoscevo l’inglese e la musica, per il resto, un po’ ingorantello ero, non ho molti dubbi al riguardo.

      Virgilio … mah, io credo che la gioventù, specie nei momenti difficili, quando si trova a dei bivii, ha bisogno di chi indichi la strada o perlomeno faccia riflettere fornendo nello stesso tempo strumenti per farlo.

      Come si dice, “invece di regalare pesci insegna a pescare”.

      Certo, i genitori sono la prima e naturale guida dei figli. Per qualche motivo i miei cari genitori in quei momenti cruciali non poterono esserlo. Lui mi indicò un cammino, difficile e doloroso certo (per lui la vita era lotta, disciplina dura) ma mi ha insegnato a fortificarmi per poterlo percorrere.

      Cosa sono ora non lo so e francamente non me ne frega un gran che.

      Nonostante tutti i miei difetti (tanti) mi sento molto più felice, aperto agli altri e come compiuto: non è questa forse una delle mete della vita?

      Una abbraccio alla bella, sempre tanto bella, Sposona carissima!

      Giovanni

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      • Carissimo, prima di tutto ti ringrazio per i complimenti fin troppo sperticati …(sono curiosa di vedere come potrai tradurre questo aggettivo che credo essere prettamente toscano).
        Le mete della vita possono essere molteplici :ognuno aspira a qualcosa di diverso o di comune ai propri simili,spesso tessendo una tela giorno dopo giorno, anno dopo anno non sempre coscienti appieno dei moti che tutto ciò
        animano e presiedono… Come “per incanto” ci si accorge di essere cambiati
        rispetto a come eravamo, o meglio, a come avevamo sempre creduto di essere…Cambiare…: è bellissimo …ma può talvolta coglierci sorpresi…a volte soddisfatti, a volte delusi. La VITA cambia e, ineluttabilmente, noi con LEI !
        @ presto

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  2. Yes, there is usually one or two teachers in our youth that guided, mentored, helped us be who we are. Why not reveal his name? Will it take down his importance?

    Good to see you reminisce with such eloquence.

    Reply
    • Thank you Rosaria. Hope you did read the Italian version and not the English one.

      Why not revealing his name, Rosaria, you say …

      Of course it wouldn’t take down his importance, since after all what he gave to me and to other pupils was a lot – before I met him I had just a good musical knowledge (classical and rock, which prepared me to him in some way) but was mostly reading American Dell Comics (in the original, but nonetheless: Superman mostly, Batman secondly, Flash – not Gordon – thirdly) and had only deeply read ‘The Catcher in the Rye (in the original: outstanding), Pinocchio, Salgari and ‘Il libro Cuore’ by De Amicis.

      It is hard to say Rosaria why I keep this secret. There are privacy reasons, they having to do with this thing for example that Magister made me a communist for a couple of years (after which I quit,) and this, while it opened before me an awesome world of knowledge (he said to us ” forget Marx, read the Italian classics, Gramsci, Croce, Dante, Gobetti etc.; Gramsci and Dante especially opened a universe to my eyes; you can read some of it in my reply in Italian to Sposa above) at the same time it complicated my life a great deal considering a hard moment I was living at 23-4:

      my family being right-wing, my mother being very sick, my (so beloved but Calvinistic: predestination!) father sorta rejecting me – I was to him not enough ‘Alpine’ & piemontese, too much Roman, hence not a predestined like my sister damn! –

      What I mean, Magister is sorta linked to some big pain in my life. Come si dice, as one says, il dolore che fa venire una vita nuova, you women know this better than us men.

      Thus having being said, I’ll say who Magister is, I promise here now to you , a tough Italian American woman who was born in Venosa, fatherland of Horace!

      Some day. Right in this blog that is dedicated to him, a person I love and will always love, despite some of his ideas proved wrong, very wrong, there’s no doubt. But others, to be on the side of the humble (my mother’s teachings, deeply en-rooted in my by her ), and that are Christian ideas, I don’t think they were, oh they surely weren’t.

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  3. @Rosaria

    A bit of OUTING ok?

    Magister was a big leader of a political party, the *M.P.L.*, Movimento Politico dei Lavoratori, founded by *Livio Labor* (1918 – 1999). Labor was journalist, labour union leader, president of *ACLI* (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani) and later senator of the Italian Republic.

    Labor’s MPL project aimed at breaking the *Democrazia Cristiana* (DC, biggest Italian party at that time) in two chunks, one left oriented – we hoped it’d vote in the 1972 national election for the newly born MPL, later to join a left coalition that included Italian euro communists: it didn’t work, the DC had too much power, money, contacts-, one centre-right oriented.

    Which I guess restricts to 20-30 perhaps the number of possible ‘Magistri’. In the link to the MPL provided above you get some MPL leaders. Magister might be one of them but there where many more and, well, this is enough for today lol.

    [the power of women … Gosh 😦 )

    😉

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  4. C’e’ tanta storia che non lo so!
    Si’ ho letto il blog in Italiano, e l’ho capito!
    Magari, se continuo a leggere la bella lingua, mi ritornera’.

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    • Hai letto la versione italiana, bene! Certo che ti ritorna l’italiano, sei andata negli USA che eri già grande! Leggi qualche bel libro in italiano, o i giornali italiani online (ma i classici, concordiamo, sono più … interiori).

      Ti scriverò spesso in italiano. C’è, ok, il mio nuovo blog: *Pagine (in italiano) del Man of Roma*, ma magari sono un po’ palloso, meglio giornali e letteratura :mrgreen:

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  5. Pingback: Sex and the city (of Rome). Season II.2. Bellezza, classicità, armonia « Man of Roma

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